Gli immarcescibili e gli svergognati
 











Molti studiosi hanno indagato sulle tipologie umane facendone un elenco più o meno semplice o complesso. Jung ad esempio individua otto tipi mentre Erich Fromm  restringe il campo a soli quattro  modelli. Insomma la classificazione per tipi è sempre stata oggetto di analisi  variamente articolate.
La  spinta dei social e le sempre più agguerrite tecnologie telematiche  ci spingono  a trovare nuove  formule per meglio definire le diverse  peculiarità  che contraddistinguono  i  temperamenti profondi  dell’umanità dei nostri anni. Potremmo ora  anche dire che, proprio in virtù della proliferazione e reiterazione dei media, si è affermata una nuova tipologia che  è quella degli immarcescibili. Si tratta  di quei personaggi che  da anni (non sappiamo quanti) e forse per sempre ci appariranno  (e ammorberanno)  attraverso  reti televisive, telematiche, radiofoniche, giornali e quanto altro  consente una  “riproducibilità” che ha talvolta del sensazionale. L’immarcescibile infatti dimora stabilmente e spesso addirittura contemporaneamente in più edizioni di se stesso, sproloquiando a più non posso. Basta una rapida scorsa dei canali senza distinzione (radio, televisione, web, social ,ecc.)  per vedere apparire  e/o ascoltare le medesime sagome che ripetono  ininterrottamente le solite  cose; l’immarcescibile infatti  ha poche idee, spesso confuse, ma le ripete a ritmo continuo (una volta si sarebbe detto a pappardella) forse anche per sincerarsi  della propria esistenza in vita visto che nemmeno lui sa ormai da quanto tempo è lì, a cantare la stessa canzone. Basta infatti una semplice sintonizzazione sui  canali suddetti per veder comparire e ascoltare   sempre gli stessi personaggi  che imperterriti e senza  il minimo senso del pudore sciorinanoil proprio verbo dando  l’impressione di sapere tutto, di essere in grado di risolvere  ogni questione. Il campo è vastissimo: l’immarcescibile   non si pone limiti, sa come risolvere le annose questioni di politica internazionale e nazionale, ha la ricetta per  i mali dell’economia o dell’ambiente, sa come vincere una partita di calcio od anche un campionato mondiale, conosce a meraviglia la formula  per riportare la gente al cinema o al teatro; nulla sfugge  e nessun problema viene  scartato, l’immarcescibile sa tutto lui. Spesso l’immarcescibile sconfina con  l’altra tipologia dominante e talvolta l’assume addirittura nel suo stesso  dna. Stiamo parlando della categoria degli svergognati, di coloro  che un tempo sarebbero stati  messi in disparte o addirittura  in punizione e che ora   sfacciatamente  non si preoccupano  minimamente  di sconfessare  tutto quello che  in passato maanche un’ora prima avevano sostenuto e/o propagandato. Immarcescibili e svergognati non hanno età, predicano da tempo immemore, sono  per lo più anziani ma conoscono come vincere l’incedere del tempo, forse sono riproduzioni di se stessi, avatar  creati da una  intelligenza artificiale ma il fatto è che sono sempre  lì, ce li troviamo perennemente  pronti a declamare il loro verbo. Potremmo forse concludere che sono i veri protagonisti di  questa società distopica nella quale stiamo inesorabilmente scivolando.
Antonio Filippetti






2025-11-01


   
 



 
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