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Ci sono molti modi per parlare delle malattie ma altrettanto numerose sono le possibilità di raccontarle o viverle in prima persona, in special modo se si tratta di disturbi che hanno a che fare con la psicoanalisi. Una maniera per così dire insolita di raccontare il modo in cui i pazienti vivono e descrivono il proprio disagio allo psicoterapeuta è quella scelta da Silvio Esposito nel volume “Dottò” recentemente edito da “Il mondo di suk”. Intanto è sicuramente originale la forma scelta per la disamina che si basa tutta su tavole fumettistiche illustrate da Valentino De Luca. Ed è proprio attraverso questo “metodo” che veniamo a scoprire tutto quello che Esposito ha raccolto e diremmo messo da parte negli incontri con i suoi pazienti. Ed è tutto un repertorio originale e divertente di espressioni che giustificano il sottotitolo del volume: “facezie e vongole sul lettino”.
Una volta sdraiati come da prassi sul sofà del medico ogni paziente si abbandona a se stesso ovverocomincia a raccontare i disturbi di cui soffre, ma lo fa anche in funzione di un’incapacità linguistica che sfocia in una divertente parodia della malattia stessa. Gli effetti comici che ne derivano hanno però anche un fondamento scientifico; ce lo ricorda Augusto Guarino nella prefazione quando si richiama a Freud che individuava nell’intenzione il carattere comico o serio di alcuni enunciati :”è il parlante che decide oppure c’è qualcosa a monte o a valle che contribuisce sa determinare il senso?” A questo punto si aprono inevitabilmente anche diverse prospettive nella concezione e nell’analisi dello scambio di significati e dell’elaborazione culturale.
Gli strafalcioni o le “vongole” di cui si rendono autori i pazienti hanno dunque un valore che va al di là della mera enunciazione ma sortiscono in ogni caso effetti esilaranti ed in questo senso possono davvero concorrere a formare un’intera antologia comica. Gli esempi sono numerosi e davvero divertenti, ne citiamosolo alcuni giusto per intendere l’humus psico-esistenziale. “Dottò con la menopausa mi sono cominciate le mappate di calore”, “Dottò sono finito, senza polpo ferire”, “Dottò ero indeciso, poi ho optalidon per il secondo”, “Dottò, la benzina è aumentata perché le hanno rimesso le uccise”; “Dottò, è una sciocchezza, sono cose banane”; “Dottò, il primo amore non si scalda mai”. Si realizza insomma un ricco repertorio di “vongole” che rappresentano tuttavia anche una spia per penetrare nei percorsi della mente umana.
Antonio Filippetti
Salvio Esposito
Dottò, facezie e vongole sul lettino
Prefazione di Augusto Guarino
Illustrazioni di Valentino De Luca
Edizioni Il mondo di Suk, pp.160, euro 12,00
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2024-05-08
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