Bambini e musei
 











Secondo tutte le classifiche ufficiali, il nostro paese, malgrado affermazioni di facciata e vari bla bla bla, non brilla certo per l’attenzione e la cura delle espressioni artistiche e culturali, il che genera un deficit umano e civile tutt’altro che secondario. Ed è il caso  pertanto di salutare con  soddisfazione e simpatia l’iniziativa portata avanti  nell’arco di quasi un ventennio dall’associazione étant  donnés  curata da Luigi Filadoro  (e  qui il richiamo a Duchamp non è sicuramente casuale) e che viene ora raccolta in un pregevole volume illustrato a conferma di un impegno  meritevole di alta  considerazione, proprio perché intende perseguire una politica culturale che comincia per così dire dall’inizio, in grado cioè di  suscitare  l’attenzione per il mondo dell’arte a  partire dall’infanzia, coinvolgendo nel progetto i bambini perché possano essere e/o diventare, comerecita il sottotitolo del volume, “cittadini a regola d’arte”.
Le pagine della pubblicazione costituiscono una documentazione per immagini di quest’affascinante avventura laddove i bambini sono sollecitati non solo ad apprezzare i contenuti dell’arte ma a partecipare attivamente, con la collaborazione delle scuole e degli operatori della didattica, per immaginare e creare un universo ispirato alla bellezza. E il libro rende testimonianza proprio di questo lavoro compiuto a stretto contatto con i luoghi dell’arte in qualche modo “reinterpretati” dai bambini. In questo modo nasce anche e si alimenta un laboratorio culturale che è una continua fucina di creatività artistica.
Il libro contiene poi una serie di contributi provenienti da esperti del mondo della formazione, dell’arte, delle istituzioni, della comunicazione:  da Francesca Marone a Luigi Caramiello, da Lucia Fortini a Laura Valente, da Loredana Troise a Donatella Gallone che è anche  nella sua qualità dieditrice e direttrice de “Il mondo di Suk” il sostegno fondante dell’intera iniziativa. Ma in realtà tutti concorrono a dare qualità  a un evento sul quale occorrerà insistere. Difatti la cultura non può essere vista come un passatempo occasionale, un qualcosa a cui dedicare un po’ di tempo libero,  salvo affrancarsi nei momenti decisivi. Tutt’altro. Proprio nel momento difficile che il mondo intero sta attraversando, l’arte e la cultura possono giocare un ruolo decisivo per la ripresa se non per un’autentica rinascita. Lo da ribadito del resto la commissaria europea alla cultura  Mariya Gabriel  che ha affermato testualmente che “l’Italia, l’Europa e il mondo intero usciranno  dalla crisi più forte e più uniti grazie alla cultura”. In questo senso è allora giusto e necessario cominciare proprio dalle generazioni più giovani.
Antonio Filippetti


AA.VV.
Bambini e musei
Il mondo di suk, pp. 192, euro 25,00






2020-11-23


   
 



 
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