Artisti > Alberto Testi > Biografia > Catalogo delle opere > Opere > Bibliografia > Critiche

 

CATALOGO DELLE OPERE

Il catalogo è articolato secondo una ripartizione per temi; criterio questo non esente da arbitrarietà e tuttavia inevitabile, considerando la mancanza di una cronologia sicura e l'attenzione di Testi verso determinati soggetti. Sono state inserite in catalogo, per dovere di maggiore compiutezza del discorso, anche opere sperdute ma di cui si conserva traccia attraverso fotografie. La catalogazione non pretende di essere completa. Molte opere sono sperse in Italia e nel mondo e poche testimonianze critiche scritte ci sono pervenute: fondamentale e preziosa, per una guida alla ricostruzione, la testimonianza orale della figlia Livia.

IL RITRATTO

I. SFERRUZZANDO (1898)
pastello su carta firmato e datato in basso a s. "A. Testi 98" Coll. M. Trematore, Foggia
Opera datata 1898, ricca di luminismo quasi di ricordo divisionista, è tra le opere più interessanti di Testi. Vi è ritratta la sorella del pittore, Adele.
Bibliografia: s. a., Una vecchia gloria del mondo pittorico dauno, il "Il Mattino", 14 - 2-1970.

2. RITRATTO DEL PADRE (1900)
olio su tela, cm. 47 x 35 firmato e datato in basso a d. "A. Testi 1900 " Coll. Candolini Testi, Foggia.
E' una delle prime opere in cui la tavolozza non è stata ancora arricchita dall'esperienza francese e fiorentina.
Ritrae il padre bergamasco Giovanni Sante Maria Testi trasferito in Pugha per dirigere i lavori nelle ferrovie del nuovo tronco Abruzzo - Puglie. Ad Ortona a Mare sposò Teresa Cavaliere, madre di Alberto Testi.
Bibliografia: s. a., Il 24 aprile prossimo ricorre il 102 anniversario della nascita di Alberto Testi, il "Punto di Capitanata " a. V, n. 4, 31 - 4 - 1976.

3. M. CONTESSA
olio su tela, cm. 145 x 75
Museo Civico, Foggia.

4, ENRICO MALATESTA
olio su compensato, cm. 107 x 74 firmato in alto a d. "A. Testi" Coll. Pontone Mancino, Foggia.

L'opera ricorda il capo degli anarchici italiani Enrico -Malatesta, vissuto seconda metà dell'800 fino ai prini ni '30 del 1900. L'età approssimativa soggetto ritratto, rilevabile dall'opera dipinta, e soprattutto l'occasione dell’apertura della Camera del Lavoro nel 1902, farebbero attribuire l'opera a questo, periodo.

5. V. I. LENIN
olio su tela, cm. 106 x 76 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Pontone Mancino, Foggia.
Anche questo dipinto appartiene nere più socialmente politico e ci l'immagine dì un Lenin giovane colpisce più la profondità dello sguardo e dell'espressione, che la verosimiglianza. Come il ritratto di Malatesta e quello di Marx, questo potrebbe essere riportato al 1902 circa.

6. C. MARX
olio su tela, cm. 104 x 75 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Pontone Mancino, Foggia.

7. RAFFAELE NANNARONE (1904)
olio su tela, cm. 63 x 51 firmato e datato in basso a d. "A. Testi 1904 " Museo Civico, Foggia.
Raffaele Narmarone nato a Foggia il 26 marzo 1829, sindaco di Foggia, presidente della Camera di Commercio, Senatore del Regno, insignito della Croce dei Santi Maurizio e Lazzaro, morto a Foggia nell'ottobre del 1908.
Secondo testimonianze orali fu proprio il senatore del Regno Nannarone a procurare al Testi un buon numero di commissioni di ritratti.

8. SCULTORE AMERICANO
Olio su tela, cm. 45 x 30
Coll. Candolini Testi, Foggia.
L'opera fu eseguita probabilmente durante il soggiorno americano (dal 1905 al 1911 circa).
Di questo periodo sono da ricordare il ritratto di donna (,Coll. E. Gaudiano, foggia) e soprattutto un altro ritratto, di non facile reperibilità, che, per la sua stesura cromatica ed il suo impianto quasi fotografico, ebbe critiche favorevoli da Francesco Paolo Michetti.

9. RITRATTO AMERICANO
olio su tela, cm. 60 x 50 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. E. Gaudiano, Foggia.
Il dipinto fu eseguito probabilmente, con estremo realismo, nel periodo in cui Testi visse in America; la donna vi appare nelle sembianze di una emigrata nella Il nuova terra

10.LA MADRE DEL PITTORE (1916)
Olio su tela
firmato e datato in basso a s. "A. Testi 1916" Coll. privata, U.S.A.
Opera dì intenso realismo, purtroppo una delle tante sperdute e di cui si conserva solo la fotografia.

11. RITRATTO DI DONNA
olio su tela, cm. 78 x 54 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Viola, Foggia.
Eseguito intorno al 1919.

12. LA SIGNORA NORMANNO
olio su compensato, cm. 110x77 firmato in basso a d. "A. Testi Coll. Normanno, Foggia.
Opera detabile intorno ai primissimi anni '20.

13. GAETANO POSTIGLIONE (1927)
olio su tela, cm. 95 x 67 firmato e datato in alto a s. "A. Testi 1927 " Museo Civico, Foggia.
Gaetano Postiglione fu uno degli uomini " illustri " di Capitanata. Giovanissimo patriota, ingegnere per dieci anni all'acquedotto pugliese, deputato alla camera nel 1924, difensore della causa d rinascita del sud, presidente dell'allora Reale Automobil Club d'Itala e poi dell'Ente nazionale per la cellulosa e la carta.
Bìbliografía: Gaetano Postiglione, L'Acquedotto Pugliese, Istituto fascista di cultura, Milano, 1927,

14. RITRATTO DI MIA FIGLIA
olio su tela, cm. 48 x 32 ,firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

E' ritratta la figlia Livia.
L'opera è tra le più felici, soprattutto per il tocco sicuro e variegato del colore, la luminosità di impianto con vaghi spunti di puntinismo e scomposizione cromatica.
L'opera fu esposta alla Il Mostra d'arte di Capitanata (Foggia, 1928) insieme ad altre sei opere di Testi (Ritratto del Maestro Umberto Giordano, L. Zuppetta, Celentani, V. Taronna, Trinastich, Sorrentino).
Insieme con lui esponevano, tra gli altri Riccardo Sparavilla, Giuseppe Ar, Alfre do Petrucci.
L'esecuzione dell'opera può essere riportata al 1927 ca.
Bibliografia: Catalogo seconda Mostra d'arte di Capitanata, Foggia, Pronao del la Villa Comunale, sett. ott. 1928, ed. Frattarolo, Lucera, 1928, pp. 33-34-39.
Esposizione: Foggia, 1928, n. 64.

15. G. ROSATI
olio su masonite, cm. 59x48 firmato in basso a s. "A. Testi Museo Civico, Foggia (donato nel 1977 da, circolo della Società Ferrovieri Pensionati di Foggia al Museo Civico).
Opera databile intorno al 1928.
G. Rosati, nato a Foggia il 21 settembre 1752, ivi morto il 1 settembre 1814, laureato in medicina, fu uomo enciclopedico e straordinario, studiò disegno e pittura, approfondendo l'arte di dipingere a penna sulla carta e di scolpire nel rame, fu autore di carte geografiche o penna, di cui un Planisfero terrestre equatoriale, dipinto su tela su globo, del 1782 e attualmente presso il Museo Ci vico, di Foggia.

16. V. LANZA
olio su compensato, cm. 59x48 firmato in basso a s. "A. Testi" Museo Civico, Foggia (donato l'8 luglio 1977 dalla Società Ferrovieri Pensionati di Foggia al Museo Civico).
Databile intorno al 1928.
E' ritratto V. Lanza, nato a Foggia il 7 maggio 1784, morto a Napoli l'11 aprile 1860, deputato al Parlamento Partenopeo nel 1848.

17. U. GIORDANO
olio, su tela, cm. 59 x 48 firmato in basso a s. "A. Testi" Museo Civico, Foggia (donato l'8 luglio 1977 dalla Società Ferrovieri Pensionati di Foggia al Museo Civico).
Databile intorno al 1927.
Bibliografia: Catalogo II Mostra d'arte di Capitanata, Foggia, Pronao della Villa Comunale, sett.-ott. 1928, ed Frattarolo, Lucera, pp. 33-34-39.
Esposizione: Foggia, 1928, n. 64.

18. LUIGI ZUPPETTA
olio su tela, cm. 84 x 75 firmato in basso a d. "A. Testi" Biblioteca provinciale di Foggia.
L'opera fa parte di un gruppo di ritratti di uomini "illustri". Carlo Gentile (op. cit.) ricorda il ritratto nella galleria Storica della Società Dauna di Cultura insieme ad altri di Testi: il ritratto di Malatesta, Toscani, Nannarone, Nicola Pitta, Celantini, Taronna, Trinastich, Sorrentino, Maselli, le figlie Livia ed Eva.
Luigi Zuppetta (Castelnuovo della Dauma (Fg) 1810 - Portici 1889) giureconsulto politico -della scuola repubblicana italiana, Deputato ai due Parlamenti napoletani del 1848, condannato in contumacia a morte (1852) e poi esule; cattedratico dell'Università di Napoli, Deputato meridionalista di Parlamento subalpino, rinunziò al mandato e agli uffici offertigli per protesta contro la politica piemontese.
L'esecuzione dell'opera è da far risalire al 1928 circa. Se in quell'anno fu esposta alla Il Mostra d'arte di Capitanata a Foggia, insieme a: " Ritratto di mia Figlia ", Ritratto di Celentani, Ritratto di V. Taronna; Ritratto di Trinastich, Ritratto di Sorrentino.
Bibliografia: C. Gentile, Come ricordo di Alberto Testi in "Il Punto di Capitanata’’, a. VI, n. 1, 31 - 1 - 77;
M. Simone, Catalogo della Mostra Storica del 1848 in Capitanata, Museo Civico di Foggia, 1948, Tip. Il Rinnovamento, Foggia 1948, p. 21 (Sez. V. Zuppetta);
Catalogo della II Mostra d'arte di Capitanata, Foggia, Pronao della Villa Comunale, sett. - ott. 1928, ed. Frattarolo, Lucera, 1928, pp. 33-34-39;
s. a. Un artista dimenticato: Alberto Testi, in Il Tempo della Puglia, Roma 21-1-1970.
Esposizioni: Foggia, 1928, n. 65.

19. RITRATTO
Di quest'opera si conserva solo la fotografia nel Catalogo della III Biennale Leccese (1928) 'in cui fu esposto insieme ad altri due ritratti.
Bibliografia: Catalogo illustrato della III Biennale Leccese, 22 luglio - 31 agosto 1928.
Esposizione: Lecce, 1928, n. 29.

20. RITRATTO DI EVA
olio su compensato
Coll. Candolini Testi, Foggia.
Eva, una delle figlie morì nel 1933 a vent'anni per tubercolosi.
Il ritratto, da ricondurre a quell'anno, non fu completato a causa di questo triste evento.,

20 a. RITRATTO
olio su tela
Coll. Candolini Testi, Foggia.

21. RITRATTO DI TOSCANINI
olio su tela firmato in basso a d. "A. Testi" Istituto Tecnico Provinciale " Giannone’’, Foggia.
Faceva parte della Galleria Storica della Società Dauna di Cultura, insieme ad altri ritratti di Testi: Zuppetta, Maselli, Pìtta, Taronna, Trinastich, Malatesta, Nannarone, Celantini, Sorrentino, le figlie Livia ed Eva.
Bibliografia: C. Gentile, Come ricordo di Alberto Testi, in Il Punto di Capitanata, a. VI, n. 1, 31 – 1-77.

22. RITRATTO DI TOSCANINI
pastello su carta, cm. 33 x 31 firmato in, basso a s. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Fu eseguito probabilmente dopo il ritratto ad olio (coll. Istituto Tecnico prov. Giannone).

Testi sembra qui aver preso per modello una Fotografia di Toscanini: tale processo esecutivo dalla fotografia alla pittura, viene confermato dalla qualità cromatica, dal particolare gioco di luci ombre e dalla stessa impostazione di tutto il volto (soprattutto lo sguardo rivolto alla camera ottica). L'esecuzione dell'opera va attribuita al periodo più tardo (intorno agli anni quaranta) della sua attività, a causa del colore fortemente iscurito, lontano ( felicità cromatica delle prime opere soprattutto per questi riferimenti, peraltro interessantissimi, alla fotografia.
Bibliografia: s. a., Un artista dimenticato: Alberto Testi, in Il Tempo della Puglia, Roma 21-1-1970.

23. LA SIGNORA PEDONE
pastello su carta, cm. 35x26
Coll. Candolini Testi, Foggia.

Opera eseguita su ordinazione dal f della signora Pedone, nota famiglia foggiana, rimase non finita (nella zona vestito) a causa della morte del committente. Opera tarda (intorno agli anni quaranta).

IL RITRATTO DI CRONACA

24. OFFICINA FERROVIERI
olio su masonite cm. 60 x 120 firmato in basso a d. "A. Testi". Museo Civico, Foggia (donato l'8 li 1977 dalla Società Ferrovieri Pensionati di Foggia al Museo Civico).
Opera databile probabilmente intorino al 1905, o poco dopo, anno del grande sciopero nazionale e locale dei ferrovieri.

25. LA VENDITRICE DI TARAI
olio su compensato, cm. 80x65 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
La venditrice di taralli era una figura tipica a quel tempo, la chiamavano monaca ", perchè prendeva i biscotti le suore, ma anche Seppolla. E' il tipico ritratto di cronaca so< come definisce tale tipo di verismo, Cor rado Maltese (C. Maltese, Realismo e verismo nella pittura italiana dell'Ottocento, Fabbri, 1967, p. 20) legato alla tradìzione napoletana della " Scuola di Resìna " e soprattutto di Marco De Gregorio. L'esecuzione risalirebbe al 1927 ca.

26. SUONATORE DI MANDOLINO (1931)
olio su compensato, cm. 72x59 firmato in alto a s., rifirmato in alto a d. "A. Testi 1931 "
nel retro: "III Mostra Iella sezione prov. del sindacato interprovinciale fascista belle arti di Puglia, Foggia nov.-dic. 1941 XX "; il nome e cognome del pittore A. Testi; il titolo dell'opera "Suonatore ambulante prezzo 'invendibile'; indirizzo per il ritorno: Corso Giannone 25.
Museo Civico, Foggia.
Opera databile tra il 1930 e il 1931; uno dei ritratti più interessanti, per forza realistica e veristica, di figure caratteristiche del popolo dauno. Il suonatore era anche soprannominato "Tatonne 'u cecate ".
L'opera fu donata al museo civico dal giornalista Mario Taronna.
Bibliografia: Catalogo III Mostra del sindacato interprovinciale fascista belle arti di Puglia, Foggia, nov.-dic. 19,41, Foggia 1941.
s. a. La civica Pinacoteca in "Il Messaggero della Puglia", 16, novembre 1957.
A. 0. Bucci, Tatonne 'u cecate, in " Il Gazzettino dauno ", 18 gennaio 1958.
s. a. Un artista dimenticato: Alberto Testi in " Il Tempo della Puglia, 25 gennaio 1970.
C. Gentile, Alberto Testi: appunti biobibliografici di un artista umano e sociale in "Il Punto di Capitanata ", a. VI, n. 3, 1-4-1977.
s. a. Perchè non ricordiamo Alberto Testi in "Il Punto di Capitanata", 1-4-1978.
Esposizioni: Foggia, nov.-dic. 1941.

27. L'ERBIVENDOLO GIOVANNI
olio su masonite, cm. 55x42 firmato in alto a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
La persona qui ritratta era un analfabeta di idee socialiste, che Testi allontanò da tale condizione di analfabetismo nel Circolo Saffi. Opera pertanto databile intorno al 1932, quando lo studio di Testi era già avviato in quest'opera di educazione popolare.

28. IL CACCIATORE
olio su compensato, cm. 99x69 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Il personaggio, ritratto è Enrico Chiara, soprannominato "don Enrico la legge", perchè impiegato comunale, appassionato -di caccia. Qui ritratto quasi novantenne, con tecnica "eri plein air": Testi lo dipinse infatti, nel giardino della farmacia del Dott. Paolo Telesforo, in Corso Giannone.
L'uso del ritratto all'aperto, non in studio, dal vero, era nella migliore tradizione del verismo napoletano.

29. CONTADINO
olio su compensato, cm. 67x47 firmato in basso a d. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.
La luminosità è meno vibrante, anche se il realismo delle mani e dello sguardo è sempre incisivo.
L'esecuzione si, può ipotizzare intorno al 1940.

30. IL PENSIONATO
olio su compensato, cm. 66 x 46 firmato in basso a d. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.
Si tratta di uno dei tanti personaggi che frequentavano il Circolo Saffi, uomini di lavoro che Testi analizza con stesure materiche sempre immerse nel reale.
Databile, con il Contadino al 1940 circa.

31. TESTA DI VECCHIO
olio su tela -firmato "A. Testi" Coll. M. Terracciano, Foggia.

32. I COMPITI
olio su compensato, cm. 57x72 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Il volto di Dante da all'opera un tono ii parte accademico, apparentemente il contrasto con il realismo di Testi. li realtà ha un valore del tutto simbolico l'autore, nella migliore tradizione veristica voleva ritrarre accanto alla figlia il gatto 'di casa', ma a causa della sua irrequietezza, pose al suo posto un simbolo dello studio, Dante.
L'opera è da riportare intorno agli anni '30.

33. EVA CON BARBABIETOLE
olio su tela, cm. 63 x 102 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.

Di tono più quotidiano, meno di rappresentanza, questo ritratto della figlia risulta un buon esercizio su elementi di natura morta (il cavolo, le barbabietole ma soprattutto di accostamento Cromatico fondato sulle leggi della scomposizione e del contrasto.
Databile intorno ai primissimi anni perché nel 1933 morì la figlia Eva, i ritratta.

34. BAGNANTE
olio su tela, cm. 97 x 68 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Robusto, Foggia.
Databile intorno al 1938, perchè esegui a Casamicciola, nell' isola di Ischia dove la famiglia Testi, in quegli anni, passa, le vacanze.

35. AUTORITRATTO AL CAVALLETTO
Olio su tela, cm. 40 x 34 - Coll. Candolini Testi, Foggia.
Alberto Testi compare in quest'opera autoritraendosi nel dipingere. Il volto della figlia è ancora abbozzato; tutta l'opera non sembra terminata. L'opera si potrebbe datare, a causa dell'età del pittore probabile ed evidenziabile dall'autoritratto, intorno agli anni '40.

36. LA ZINGARELLA
olio su masonite, cm. 48 x 36 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.

37. LA ZINGARELLA
olio su tela, cm. 49 x 32 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. M. Trematore, Foggia,
Il modello è preso dal vero, secondo la migliore tradizione artistica napoletana; un gruppo di accattoni era solito fermarsi presso lo studio del pittore che spesso lo ritraeva.

38. IL BEONE
olio su compensato, cm. 44x54 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. M. Trematore, Foggia.

39. LA MOGLIE
olio su compensato, cm. 76x53 firmato in alto a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
E' ritratta la moglie di Testi, Vincenza De Stefano sposata a New York nel 1905 ca.

40. 1 CAVAMONTI
olio su tela firmato "A. Testi" Coll. G. Frisoli, Foggì . a,

41. RITRATTO DI VECCHIO
olio su masonite, cm. 51 x 28 Firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.
Opera in stato di conservazione non buono, ma tra le più interessanti per capacità introspettiva e dianalisi del personaggio.
L'esecuzione è attribuibile al 1952 circa.

LA NATURA MORTA

42. NATURA MORTA (Peperoni)
olio su compensato, cm. 71 x 58 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Accostare questa opera al 'Ritratto di mia figlia', e fa pensare ad un comune periodo di esecuzione, intorno al 1927-28. L'opera fu esposta alla V Mostra interprovinciale del Sindacato fascista belle arti di Puglia. In quella mostra la cui giuria per la scelta delle opere era formata da Raffaele Giurgola, Luigi Russo, Luigi Schingo, Vito Stifano, Francesco Vacca, erano presenti anche opere di artisti non pugliesi premiate nella 1 e II Quadriennale romana, tra cui Arturo Martini, Carrà, Sironi, Severini, De Pisis, Morandi, Rosai.
Bibliografia: Catalogo V Mostra del Sin-dacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Puglia, Bari, maggio-giugno 1937 p. 25.
Esposizione: Bari, 1937, n. 22.

43. NATURA MORTA
olio su compensato, cm. 41 x 48 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. P. Santamaria, Foggia.
Il tocco più libero e di getto, con la scomposizione cromatica, porterebbero l'esecuzione dell'opera intorno al 1929, quando Alberto Testi fondò a Foggia la scuola di disegno.

44. NATURA MORTA (Agnello squartato)
olio su masonite, cm. 55x74 firmato in alto a d. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.
La datazione ipotizzabile è intorno al 1928, soprattutto tenendo conto della qualità* cromatica ancora variegiata, a tocco, emergente soprattutto nel piano di fondo.

45. NATURA MORTA (Testa di agnello con aringa)
olio su compensato, cm. 36x48 firmato in basso a d. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.

46. NATURA MORTA
olio su tela, cm. 42 x 70 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. A. Episcopo, Foggia.

47. NATURA MORTA
olio su compensato, cm. 54 x 73 firmato in basso a d. "A. Testi Coll. A. D'Ecclesia, Foggia.
Opera databile intorno agli anni '50 che per il colore più tassellato e costruttivo, rispetto alle prime opere.

Bibliografia: Premio Città di Melfi E Mostra di pittura contemporanea, M 1951, p. 15, 21.
Esposizione: Melfi, 1951, n. 27.

48. NATURA MORTA
olio su compensato, cm. 41x51 firmato in basso a s. "A. Testi" Coffi P. Santamaria, Foggia.

49. NATURA MORTA
olio su tela firmato in alto a s. "A. TesW' Coll. M. Terracciano, Foggia.

49 a. FIORI
olio su tela firmato in basso a s, "A. Testi" Camera di Commercio, Foggia.

IL PAESAGGIO

50. IL BOSCHETTO DELLA VILLA COMUNALE
olio su tela, cm. 66 x 95 firmato in basso a s. "A. Testi Coll. Candolini Testi, Foggia.
Si tratta di una delle prime opere di Alberto Testi databile intorno al 1894, opera però già ricca di stimoli culturali grandemente apprezzata dalla critica della I Mostra -Provinciale di Belle Arti del 1922, a Foggia.
La stesura cromatica è molto luminosa e materica, condotta a spatola.
Bibliografia: F. Gentile, La Prima Mostra Provinciale di Belle arti e arti applicate in Foggia, maggio-giugno 1922, pp. 4, 6, 7; F. Gentile, La Prima Mostra provinciale di Belle Arti e Aste a Foggia in 'La Sera del Corriere delle Puglie', Bari 21 - 6 - '922;
L. Natoli e altri, Prima Mostra Provinciale di Belle Arti ed Arti applicate in Foggia, maggio-giugno '922, Foggia 1922, pp. 17, 22.
s. a., Un artista dimenticato: Alberto Testi, in 'Il Tempo della Puglia', Roma, 21-1-1970.
Esposizioni: Foggia 1922.

51. IL BOSCHETTO DELLA VILLA COMUNALE
olio su tela, cm. 60 x 30 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. M. Trematore, Foggia.
Opera dal titolo omonimo alla precedente alla quale si può collegare anche per il periodo di esecuzione,

52. IL FIUME CERVARO
olio su compensato, cm. 46 x 74 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. M. Trematore, Foggia.
Databile intorno al 1927.

53. PAESAGGIO
olio su tela, cm. 18 x 25 firmato "A. Testi" Coll. Mario Testi, Castelfranco Veneto.

54. PAESAGGIO
olio su masonite, cm. 39x52 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Opera del periodo tardo <anni '50); per la tavolozza più iscurita ed il tocco meno luminoso e libero.

55. CORTILE CERASE
olio su tela firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. M. Terracciano, Foggia.

56. PAESAGGIO
olio su compensato, cm. 22x30 firmato in basso a s. " A. Testi Coll. V. Marchesiello, Foggia.

GLI STUDI

Si tratta di una serie dì opere, tutte eseguite nel periodo in cui Testi frequentava a Firenze la Scuola libera del Nudo annessa all'Accademia di :Belle Arti.
Una di queste, datata 1901, e la tessera di ingresso alle gallerie e ai musei di Firenze rilasciata a Testi il 15 - 10 - 1903 e conservata dalla figlia, ci fa datare questo periodo intorno al 1901 - 1904.
Questo gruppo di studi, quindi, sono tutti da considerare eseguiti intorno a quegli anni.

57. L'ARCANGELO RAFFAELE CHE RICUSA I DONI DA TOBIA
olio su tela, m. 1,78 x 1,50 firmato in basso a s. " Rip. A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.
Si tratta di una copia da Giovanni Bilivert, pittore italo - fiammingo vissuto tra la fine del '500 e la prima metà del '600 a Firenze (Firenze 1578 - Firenze 1644).
Sono note 4 tele autografe di questo soggetto conservate all'Ermitage, al Prado, alla galleria Pallavicini (,Roma) e alla galleria Pitti a Firenze. Quest'ultima, peraltro datata (1622; m. 1,75 x 1,46), deve avere particolarmente interessato il Testi, allorchè era Firenze per compiere i suoi studi.
La riproduzione rientra nei canoni accademici di studio dell'antico.
L'opera fu esposta alla Prima mostra provinciale del 1922, insieme ad altre opere di Testi, tra cui "Boschetto della Villa Comunale" e altri ritratti (Ritratto, L'organetto, L'attesa, Il frate e i fiaschi, Ritratto di Guido Guida, Ritratto dell'avv. Ralio, Ritratto del senatore Nannarone).
In quella mostra Alberto Testi ebbe che una medaglia di argento per il tratto di Guido Guida".
Bibliografia: L. Natoli ed altri, Pr Mostra Provinciale di Belle Arti ed applicate in Foggia, maggìo-giugno 1 Foggia 1922, pp. 17, 22. G. Hoogewerf, Appunti sulle opere Giovanni Bilivert, in Liceo Ginnasio tale Archita Taranto, Annuario 1959-1 a. III, Massafra, 1960, pp. 139-156; A. Matteoli, Una Biografia inedita di vanni Bilivert in 'Commentari' Ri% di critica e Storia dell'Arte, a. XXI 1 va serie 1970, fasc. IV ~(Roma 1970), 326-366. s. a., Un artista ffimenticato, in 'Il 1 po della Puglia', Roma, 21-1-1970.
Esposizione: Foggìa, 1922.

58. LA MADDALENA PENTITA
olio su tela, cm. 35 x 30 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Candotini Testi, Foggia.
Il soggetto religioso, ma trattato in tutto il suo aspetto profano, rientra settore degli studi. Studio qui soprattutto di panneggi; colori e verosimiglianze di tessuti, nonchè studio di pose, di modella in per una esercitazione accademica. Opera da far risalire al periodo fiorentino quando Testi studiò alla scuola libera di nudo presso l'Accademia città.

59. STUDIO DI NUDO
olio su tela, cm. 46 x 17 firmato in basso a s. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

60. STUDIO DI NUDO
olio su tela, cm. 47 x 20 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

61. STUDIO DI NUDO
olio su tela, cm. 42 x 17 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

62. STUDIO DI NUDO
olio su tela, cm. 42 x 17 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

63. STUDIO DI NUDO (uomo seduto)
olio su tela, cm. 46 x 27 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

64. STUDIO DI NUDO

carboncino su carta, cm. 56 x 19 Coll, Candolini Testi, Foggia.

65. STUDIO DI NUDO
carboncino su carta, cm. 56 x 19 Coll. Candolini Testi, Foggia.

66. STUDIO DI NUDO (uomo in piedi)
carboncino su carta, cm. 55x25 Coll. Candolini Testi, Foggia.

67. STUDIO DI NUDO (uomo di spalle)
carboncino su carta, cm. 34x26 Coll. Candolini Testi, Foggia.

68. STUDIO DI NUDO (giovane in piedi)
carboncino su carta, cm. 55x27 Coll. Candolini Testi, Foggia.

69. STUDIO DI NUDO (giovane seduto)
carboncino su carta, cm. 35 x 23 Coll. Candolini Testi, Foggia.

70. STUDIO DI NUDO ( volto di giovane)
Pastello su carta, cm 39 x 30 Coll. Candolini Testi, Foggia

71. STUDIO DI NUDO (donna di spalle)
carboncino su carta, cm. 44x19 Coll. Candolini Testi, Foggia.

72. STUDIO PER S. GIROLAMO
olio su tela, cm. 30 Y. 30 firmato in basso a d. "A. Testi" Coll. Candolini Testi, Foggia.

73. STUDIO DI COSTUMI
matita e carboncino, cm. 42 x 22 Coll. Candolini Testi, Foggia.
Questi studi furono eseguiti probabilmente quando Testi frequentava a Roma la scuola di Costume, corso serale libero; l'attenzione era rivolta soprattutto all'abbigliamento della tradizione locale laziale o a scene di genere.

74. STUDIO DI COSTUMI
matita e carboncino, cm. 45x20 Coll. Candolini Testi, Foggia.

75. STUDIO DI COSTUMI
matita e carboncino, cm. 45x21 Coll. Candolini Testi, Foggia.

76. STUDIO DI GENERE
matita e carboncino, cm. 43x20 Coll. Candolini Testi, Foggia

77. STUDIO DI COSTUMI
matita e carboncino, cm. 32 x 16 Coll. Candolini Testi, Foggia