articolo 2553

 

 
 
Promesse e fandonie
 











E’ ormai noto che viviamo soggetti a livello planetario a una valanga di dati e notizie che si susseguono con un ritmo così vertiginoso che non ci permette di assorbirli compiutamente. Della massa di notizie che ci investono a ogni secondo una buona parte appartiene alla categoria delle cosiddette fake news, ovvero le notizie inventate ad arte per scopi diversi. Ed accade di sovente che autentiche “bufale” siano prese per buone e condizionino finanche comportamenti e valutazioni non proprio di secondo piano. Ciò avviene anche o soprattutto perché una fake news se proposta e ripetuta ininterrottamente finisce per acquisire una sostanza di verità, universamente accreditata. Il danno che ne deriva ha spesso  esiti deleteri. In questo caos  mediatico infatti hanno buona sorte le asserzioni e/o i ravvedimenti di personaggi in particolar modo politici che si permettono  non solo di bersagliare con tutti i mezzi “social” a disposizione ma di  affermare  tutto e il contrario di tutto.  Accade a ogni latitudine, anche se spesso nel grande bailamme a cui si è accennato finiano per non farci  caso. Occorrerebbe l’istituzione  per così dire di un “fact checking” neutrale, super partes,  in grado di segnalare,  magari con la stessa intensità con cui si propinano le  sopra accennate bufale, e  smascherare i “colpevoli”  togliendo loro  qualsiasi alone di credibilità.  Spesso si tratta di promesse non solo non mantenute ma contraddette da comportamenti opposti a quanto predicato in passato; in altri casi ci troviamo di fronte a   previsioni fantomatiche su accadimenti futuri proposti con l’aurea di una  indiscutibile ( ma in realtà soltanto  millantata)  autorevolezza. Il panorama politico, scientifico, economico è così via è stracolmo  di esempi eclatanti.
Un presidente  del consiglio (accade non soltanto in
Italia) promette  d’impegnarsi su determinate questioni  in un certo modo ma poi, all’occorrenza o secondo  le proprie convenienze, fa esattamente il contrario; un presunto (o autoproclamatosi) esperto di politica internazionale afferma che la guerra tra Russia e Ucraina durerà lo spazio di pochi giorni visto che l’armata di Putin farà piazza pulita dell’avversario in quattro e quattr’ otto e invece dopo circa tre anni siamo sempre allo stesso punto, solo che si sono registrati centinaia di migliaia di morti. Persino nel mondo dello sport  improvvisati esperti e   opinionisti “sparano”  previsioni e sentenze  che loro stessi senza vergogna smentiscono  il giorno dopo   e tuttavia senza  mai fare ammenda di nulla. A tutti costoro fa gioco proprio la confusione che ne deriva  che fa passare in secondo piano o annulla del tutto ipocrisie, figuracce, ambiguità, imposture. Tutto scorre talmente veloce che il giudizio critico viene offuscato o annullato completamente  per cui questi giocolieri possono continuare a fare i propri numeri nel Barnun della delle vanità e del nulla.
Antonio Filippetti



2025-05-01