Dov’è il limite?
 











L’espressione secondo cui al peggio non c’è mai un limite è diventata d’uso comune probabilmente anche perché guardandoci intorno sono davvero tante le cose che sembrano   sprofondare in una voragine senza fondo: civile, politica, culturale,  umana e così via. Ma ora  se facessimo un  breve esercizio di fantasia  e   ci  volessimo  calare  per qualche istante nei panni non tanto di un  alieno o  un marziano come suggerì anni fa Ennio Flaiano,  ma  solo di chi ha vissuto in un passato non proprio  così remoto,  le sorprese sarebbero davvero straordinarie. Costui, infatti, trovandosi a   doversi confrontare con le quotidiane esperienze  e con ciò che   occupa i pensieri per così dire dell’opinione pubblica del momento,   resterebbe  sicuramente  basito: una domanda     non potrebbe non essere la seguente:  come  è mai possibile che il paese  che ha dato i natali a Dante e Leopardi, che ha conosciuto il genio di Michelangelo e Giuseppe  Verdi sia oggi tutto impegnato  a confrontarsi con le vicissitudini  della coppia Fedez Ferragni le cui vicende personali  costituiscono  l’argomento principale delle news, dei gossip,  delle fazioni  pro e contro  e via discorrendo. Naturalmente il primo pensiero sarebbe quello di andare a cercare  notizie  sui personaggi in questione    nella convinzione di scoprire chissà quali  meriti  grazie ai quali questi signori possono contare su un  seguito  milionario di  tifosi e  sostenitori   ed un  patrimonio altrettanto milionario. Ma cosa avranno mai fatto? Come sono riusciti  a meritare un   successo pressoché  planetario? A questo punto la ricerca s’incepperebbe perché i meriti in questionenon sono poi così ragguardevoli, tutt’altro. Per la delusione Il malcapitato si chiederebbe com’è stato possibile allora raggiungere un simile gradimento. Forse dovrebbe concludere  che  è così che  avviene ai nostri giorni, e la conferma potrebbe arrivare se poi sempre lo sventurato  si rivolgesse  a indagare in altri campi,  come la politica, l’economia,  la comunicazione mediatica, lo sport e gli altri spettacoli: e allora   sarebbe  peggio che andar di notte. E sì perché le cronache sono piene dei capricci di questa o quella coppia dello sport e dello star system ma anche delle involuzioni  di questo o qual parlamentare, delle bizze  legate a patrimoni ed eredità di  presunti o reali capitani d’industria e grandi imprenditori. Insomma ce n’è sempre una da raccontare e soprattutto da mettere al centro della scena.
In un famoso film di Woody Allen girato a Parigi, il regista immagina che per incanto ci si potrebbetrovare a vivere stagioni del passato assai ricche di genio e fantasia e rinnovare così esperienze di straordinaria qualità. Ovviamente ciò è possibile soltanto in una finzione artistica, ma probabilmente il degrado che ci circonda è il frutto anche di una carenza non solo  di creatività  ma anche di attenzione critica,  di un abbassamento diremmo delle difese razionali per cui  anche  un impostore, un ciarlatano o un buono a nulla riesce  a farsi passare per un fantastico creatore di nuovi miti e mirabolanti avventure.
Antonio Filippetti






2024-02-29


   
 



 
01-12-2024 - Verso la dittatura delle minoranze?
01-11-2025 - Come se fosse
01-10-2024 - Una modesta proposta per i premi letterari (e non solo)
01-09-2024 - Le Olimpiadi dello spreco
01-08-2024 - Realtà e rappresentazione/Uno, nessuno, centomila
01-07-2024 - La triste “evoluzione” dell’uso della lingua
01-06-2024 - Aggiornamenti-Il nuovo oppio dei popoli
01-05-2024 - Santi, poeti, navigatori e pure allocconi
01-04-2024 - Il bar dello sport
01-03-2024 - Dov’è il limite?
01-02-2024 - La Presidente Meloni e Napoleone (quello de “La fattoria degli animali”)
01-01-2024 - Aboliamo le pagelle di fine anno
01-12-2023 - La comunicazione dello spettacolo (e lo spettacolo della comunicazione)
01-11-2023 - Una modesta proposta/Un vero anno sabbatico
01-10-2023 - Opposti estremismi