MAGNUM’S FIRST
La prima mostra di Magnum
 






Museo Diocesano Carlo Maria Martini,Milano
dal 8 Maggio 2019 al 6 Ottobre 2019




Questa è la storia della singolare ri-scoperta della mostra Gesicht der Zeit (Il volto del tempo).
Nella primavera del 2006, mentre lavoravo nel mio ufficio nella sede di Parigi della Magnum, ricevo una telefonata: era il direttore dell’Istituto francese di Innsbruck. Mi disse che nella cantina della sede dell’Istituto, nel corso di un trasloco, avevano ritrovato delle foto di una vecchia mostra Magnum. Il direttore dell’Istituto francese mi aveva chiamato per chiedermi se sua sorella, il sindaco di una piccola città bretone, avrebbe potuto allestire una mostra con quelle foto durante le “Journées du Patrimoine”.
Rimasi subito incuriosita poiché, fino a quel momento, non avevo mai sentito parlare di una mostra Magnum con quel titolo. Ancor di più m’incuriosì il fatto che il mio interlocutore al telefono non riuscì a fornirmi nessun’altra informazione: non sapeva perché quella mostra fosse stata allestita a Innsbruck, perché si fossetenuta all’Istituto francese né quali fossero i temi. Se devo essere sincera, avevo persino pensato che fosse tutto uno scherzo.
Tuttavia, trovai la cosa molto interessante e decisi che, se quella misteriosa mostra era stata davvero allestita, volevo vedere le foto. Perciò diedi il mio consenso all’allestimento della nuova mostra in Bretagna a condizione che, alla fine dell’evento, gli scatti sarebbero stati portati a Parigi, negli uffici della Magnum, per essere visionati.
Non accadde nulla fino a quando, un giorno di settembre, mi chiamarono dalla reception per avvisarmi che erano arrivati i materiali di una mostra e che sarei dovuta scendere immediatamente per vederli. Solo quando l’addetto al trasporto affermò che i due cassoni piuttosto male in arnese che aveva scaricato dal suo furgoncino, erano quelli con le foto della mostra di Innsbruck, mi ricordai della telefonata del direttore dell’Istituto francese. Ciò che trovammo nelle casse era, a dir poco, sorprendente: unaserie di vecchi pannelli di legno su cui erano montate delle fotografie molto sporche. Perciò, il mio primo contatto con la vecchia mostra somigliava più alla scoperta di una mummia che a quella di un tesoro.
I materiali erano in pessime condizioni: le foto erano ricoperte di polvere, sporco e muffa, e avevano perfino un odore di stantio! Mi resi tuttavia subito conto che quella mostra era una vera rarità. Contattai uno specialista nel restauro di fotografie, per ascoltare il parere di un esperto sulle condizioni di conservazione dei materiali. Insieme svuotammo le casse e inventariammo le ottantatré foto in bianco e nero di otto fotografi Magnum contenute nelle due casse e montate su pannelli di legno colorati, insieme al testo di presentazione della mostra, ai cartellini con i nomi, alla locandina originale della mostra e alle istruzioni dattiloscritte sull’allestimento. Fortunatamente, il restauratore dichiarò che i materiali, nonostante l’aspetto apparentemente deteriorato dellefoto, erano in buone condizioni e avrebbero potuto essere facilmente rimessi a nuovo. Per conservare il carattere originale della mostra, decidemmo di limitarci a pulire le fotografie e lasciare le stampe montate sui pannelli di legno originali.
Quando fui certa che le fotografie avrebbero potuto essere salvate, decisi che avremmo dovuto raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sull’origine e lo svolgimento della mostra. Dalla locandina originale della mostra e da vari cartellini ancora presenti nelle casse, capimmo che si era trattato di una mostra itinerante, che si era tenuta dal giugno 1955 al febbraio 1956 in cinque città dell’Austria. Contattai perciò alcune persone che avevano lavorato con la Magnum nel decennio successivo all’anno di creazione dell’agenzia, il 1947. Si trattava di John Morris (redattore esecutivo), Inge Bondi (photo editor), ed Erich Lessing (fotografo). Purtroppo, nessuno di loro sapeva nulla della mostra e non potevano perciò essermi dinessun aiuto.
Uno dei fotografi della mostra, Jean Marquis, che io non conoscevo affatto, avrebbe forse potuto aiutarmi a far luce su quel mistero. In seguito ad alcune ricerche su Internet, scoprii che viveva vicino a Parigi. Quando lo incontrai, mi disse che sua moglie Susie era una cugina di Robert Capa e per questa ragione era entrato a far parte dell’agenzia Magnum e le sue foto erano state incluse in quella misteriosa mostra. Purtroppo, sulla mostra in sé non poteva fornire nessun’altra informazione. Poiché a Parigi non riuscivo a raccogliere altre informazioni, capii che per sapere qualcosa in più mi sarei dovuta recare in Austria, poiché la mostra si era tenuta proprio in alcune città austriache. Tuttavia, non potevo occuparmi personalmente delle ricerche e la Magnum incaricò Christoph Schaden, storico della fotografia tedesco, che scoprì tutto ciò che sappiamo oggi della mostra.
Nel corso del restauro e dell’ideazione della mostra scoprimmo che questa, inizialmente, nonera stata concepita per essere itinerante.
Lo abbiamo dedotto dal fatto che i pannelli di legno sono tutti di dimensioni diverse e sono tagliati in maniera approssimativa: questo dimostra che i pannelli erano stati tagliati quando le fotografie vi erano già state applicate. Le foto erano probabilmente affisse a gruppi su grandi pannelli, che successivamente sono stati tagliati in modo da poter essere trasportati nelle due grandi casse.
La mostra è un rompicapo, un mistero, e rimane la prima mostra in assoluto di foto Magnum di cui si abbia notizia! Ma è una delle storiche mostre Magnum, insieme alla mostra di Werner Bischof alla Galleria St. Annahof di Zurigo del 1953 e a quella dei fotografi Magnum al photokina di Colonia del 1956, delle quali a tutt’oggi nulla è rimasto. Ma Magnum’s First è molto più di questo. La sua esistenza è la prova che, sin dall’inizio, la Magnum era diversa dalle altre agenzie fotografiche. Dagli esordi, con il programma di mostre ed eventi, la Magnumdifendeva sia il valore della foto come documento sia il valore artistico degli scatti dei fotografi dell’agenzia. Dalla scoperta, la mostra Magnum’s First è stata allestita in varie città europee. La presentazione a Brescia è la prima tappa della mostra in Italia.
Andrea Holzherr

 

Dal catalogo Silvana Editoriale






2019-06-30


   
 

 

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