BRONZI PER MICHELANGELO
 






Firenze, Casa Buonarroti
dal 10-11-2010 al 10-01-2011




Michelangelo
Madonna Medici
replica in bronzo, Fonderia artistica Ferdinando Marinelli

La tradizione della Fonderia Artistica Marinelli si basa ormai da tre generazioni su manufatti che possiamo definire celebri, dalla fusione in bronzo della Porta Santa di San Pietro in Vaticano, risalente all’anno giubilare 1950, allo scalone elicoidale di accesso ai Musei Vaticani. Per quanto riguarda la nostra città, basta citare il Bacco del Giambologna al Ponte Vecchio, il Porcellino di Pietro Tacca al Mercato Nuovo, le quattro figure della base del Perseo di Benvenuto Cellini sotto la Loggia dei Lanzi: repliche che i fiorentini si sono ormai abituati a vedere intanto che i preziosi originali venivano messi al riparo.
Si tratta di opere compiute da un gruppo di artigiani che lavorano ancora all’antica, per riprodurre a grandezza naturale sculture che fanno parte integrante della storia del nostro paese. Diventa negli anni sempre più raro e prezioso un lavoro di questo genere, anche perché di necessità sideve rifare al possesso di antichi e ormai introvabili calchi tratti dagli originali, come si può constatare se si visita l’eccezionale gipsoteca della Fonderia Artistica Marinelli a Poggibonsi. È una produzione che tocca momenti particolarmente significativi con le riproduzioni a grandezza naturale di capolavori di Michelangelo, quali la Pietà di San Pietro, già esposta nel museo della Casa Buonarroti nel mese di aprile del 2007. Particolare gradimento del pubblico suscitò anche la Madonna di Bruges, presente l’anno scorso nel museo in una emozionante redazione bronzea proveniente dalla stessa fonderia.
Le precedenti, felici esperienze hanno convinto la Casa Buonarroti a ospitare, dal 10 novembre di quest’anno fino al 10 gennaio del 2011, ben undici bronzi ripresi da capolavori di Michelangelo. Nel cortile del museo saranno collocati un imponente Mosè  e la Madonna Medici della Sagrestia Nuova, il cui originale in marmo è senza dubbio uno dei momenti più alti di una carrierasuprema, mentre nelle sale espositive a piano terra il visitatore potrà ammirare un nutrito susseguirsi di bronzi, a cominciare dall‘adolescenziale Madonna della scala per concludere con l’estrema, tragica Pietà Rondanini.
La mostra fiorentina è arricchita da tre documenti originali dell’Archivio Buonarroti riguardanti le vicende legate al Bacco, alla Sagrestia Nuova e alla tomba di Papa Giulio II di cui il Mosè è infine diventato l’elemento centrale. Documenti che aiutano a comprendere come Michelangelo svolgesse il suo lavoro, dalla cava fino alla collocazione dell’opera finita, e quanta sofferenza gli arrecò la “tragedia della sepoltura” di Giulio II.
I bronzi sono stati commissionati alla Fonderia Artistica Marinelli da New Renaissance Art, società americana che si occupa della diffusione di queste opere nel mondo e sta organizzando un tour espositivo  negli USA  dal titolo “ The Michelangelo Experience”.
Questa mostra sarà il lancio del “Michelangelo ExperienceTour” ideato da David Newren della New Renaissance Art in collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti e con la Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli.
Lo scopo del tour è celebrare la bellezza, il genio e l’ispirazione delle opere di Michelangelo e far conoscere al grande pubblico la sua abilità artistica senza pari, condividendo il patrimonio artistico dell’Italia con quella parte del mondo che non avrà mai la possibilità di vedere le opere originali in Italia. Si avrà così l’opportunità di vedere dal vivo una singolare collezione delle sculture di Michelangelo, l’unica di questo tipo che il mondo abbia mai visto.
Prese una ad una, ogni opera di Michelangelo è profonda; immaginatevi la loro forza e ispirazione se fossero mai riunite in un’unica collezione nello stesso luogo. Questa mostra, “The Michelangelo Experience Tour”, fa proprio questo, mettendo insieme molte delle opere più famose di Michelangelo che percorrono tutta la sua carriera artistica, dalla Madonna dellascala, che creò appena quindicenne, alla Pietà Rondanini che scolpì nella sua estrema vecchiaia, intanto che si approssimava la morte avvenuta nel 1564, quando l’artista aveva ormai 89 anni.
Dopo la mostra in Casa Buonarroti, il tour si sposterà negli Stati Uniti, in Messico ed in alcuni paesi asiatici.







2010-11-09


   
 

 

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