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Un pò di storia del "Bice Bugatti"

da "Il Cittadina di Nove"

di Raffaele De Grada



La storia del Bice Bugatti, premio nazionale di pittura, si avvicina alla conclusione. La 17° edizione, quella del 1953, laureò vincitore del premio il pittore Domenico Simonini di Vignola (Mo).
La commissione artistica che ammise 132 opere era composta dai pittori Vittorio Viviani e Giuseppe Motti, dallo scultore Giuseppe Scalvini, dall'assessore Giancarlo Don, dai critici d'arte Siro Bondoni, Raffaele De Grada, Enotrio Mastrolonardo e Mario Monteverdi, da Enrico Villa e Mirto Martni per la L.A.P.
Domenico Simonini è nato a Vignola (Modena) il 19-10-1952. Ha frequentato l'Istituto d'Arte A. Venturi a Modena e l'Accademia di Bologna.
Le critica dell'arte contemporanea aveva tenuto in non cale i ragionamenti di Bernard Berenson intorno ai valori dell'"illustrativo", considerandoli specifici dell'arte antica, anzi di quella del quattrocento. D'altra parte si voleva ignorare che l'"illustrativo" era stata un. categoria importante della figurazione alla fine dell'Ottocento e non soltanto per gli artisti del "verismo" sociale. Basta pensare all'importanza che l'"illustrativismo" ebbe in un grande pittore come Toulouse Lautrec e non soltanto quando Lautrec ma un vero e proprio illustratore ma anche quando dipingeva.
Ebbene dopo tanti anni da quella prima ondata di "realismo illustrativo" ritroviamo tra i giovani d'oggi una seria ripresa di quella tendenza e l'esempio che qui mostriamo è dei più convincenti, quello di Domenico Simonini, giovanissimo di trent'anni di Vignola, che ha fatto i suoi studi artistici con metodo, prima all'Istituto d'Arte A. Venturi di Modena, poi all'Accademia di Bologna. Negli studi Simonini ha maturato la propria disposizione naturale al racconto che non gli ò giunta dal suggerimento del Maestro, ma da una propria convinzione prima di tutto morale, del compito dell'artista nel guardare il mondo, con una scelta precisa. I quadri di Simonini infatti rappresentano funerali e balli di paese, mercati e fiere, attese e incontri, ranci e folla, caffè, interni, edicole, convegni. II tono prevalente è l'azzurro, quel colore che si fonde in atmosfera conferendo un carattere assai metafisico a ciò che la stilizzazione del disegno ha suggerito per conto suo. Dicevo del disegno, Simonini è un disegnatore.
La deformazione delle sue figure non e artificiale, è voluta come stilizzazione ottenuta col disegno.

 

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